Per evitare una crisi alimentare globale. Presentato alla COP16 un nuovo policy brief che mira a prevenire il 90% di degrado globale del soprassuolo

Riyadh, Saudi Arabia – Il 5 dicembre si celebra la Giornata internazionale del suolo. 60 importanti ONG hanno unito le forze per approvare un importante documento politico da presentare alla COP 16 della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD) a Riyadh (2-13 dicembre).
Il documento, redatto dal movimento Salva il Suolo e dall’iniziativa 4per1000, invita l’UNCCD ad ampliare le proprie aree d’azione per sostenere gli agricoltori nel ripristino della terra e della salute del suolo in tutto il mondo, data l’escalation della crisi del degrado del suolo, che costa al pianeta 24 miliardi di tonnellate di suolo fertile all’anno e ha un impatto sul sostentamento di 1,5 miliardi di persone.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha stimato che, a livello globale, il 90% del soprassuolo potrebbe essere degradato entro il 2050. Entro lo stesso anno, si prevede che la popolazione globale sarà di 10 miliardi di persone e richiederà il 60% di cibo in più rispetto a quello prodotto attualmente. Gli esperti prevedono una crisi alimentare di dimensioni inimmaginabili.
Oltre 1/5 del territorio italiano  è a rischio desertificazione.
Il documento sottolinea inoltre il ruolo cruciale del suolo nel sequestro del carbonio, nella perdita di mezzi di sostentamento degli agricoltori, nell’inquinamento dell’aria e dell’acqua e nella perdita di biodiversità, esortando l’UNCCD a intensificare gli sforzi e l’allocazione delle risorse. Gli agricoltori di tutto il mondo hanno urgentemente bisogno di finanziamenti per adottare pratiche rigenerative.
“Il sostegno internazionale che questo documento sta ricevendo testimonia il crescente riconoscimento globale dell’importanza determinante che il suolo riveste per la resilienza climatica e la sicurezza alimentare”, ha dichiarato Praveena Sridhar, Chief Technical Officer di Salva il Suolo.
Sridhar ha aggiunto: “Se vogliamo che i nostri figli abbiano cibo tra 25 anni, è necessario investire maggiori risorse e sforzi per ripristinare le terre non ancora gravemente degradate e quelle desertificate. Possiamo farlo sostenendo gli agricoltori nell’adozione di pratiche rigenerative in tutte le aree geografiche. Questa COP 16 è un’opportunità per tutte le nazioni di sostenere i loro agricoltori a salvare i loro terreni”.
“Il degrado del territorio, e soprattutto del suolo, è il tema principale che deve guidare le nostre azioni comuni se vogliamo che l’umanità abbia qualche possibilità di continuare la sua avventura sulla Terra. Il degrado della terra e del suolo dovrebbe essere al centro delle nostre preoccupazioni, e non solo nelle aree già desertificate o gravemente colpite, ma ovunque l’inesorabile processo di erosione dell’acqua e del vento comprometta la salute dei nostri suoli agricoli e boschivi”.
Dott. Paul Luu, Segretario esecutivo del 4per1000

Punti salienti:

  1. Appello globale per un ampliamento degli sforzi di ripristino: Il documento chiede l’inclusione di tutte le aree geografiche nelle iniziative di ripristino del territorio, assicurando che l’Asia e le Americhe ricevano la stessa priorità dell’Africa.
  2. Concentrarsi sulla prevenzione: Evidenzia il rapporto costo-efficacia e l’efficienza nel dare priorità ai terreni non ancora gravemente degradati, una strategia che può evitare l’aggravarsi dei danni e accelerare il ripristino.
  3. Sostegno agli agricoltori: Il documento chiede di rafforzare i finanziamenti e il sostegno agli agricoltori per l’adozione di pratiche agro-ecologiche, tra cui l’agricoltura rigenerativa, che può ricostruire la materia organica del suolo.

________________

Salva il Suolo
Salva il Suolo (sostenuto da UNCCD, UNEP, WFP, UNFAO, IUCN, tra gli altri) è un movimento popolare globale volto ad affrontare la crisi del degrado del suolo e a sostenere i governi nell’attuazione di politiche per la salute del suolo. Da oltre 25 anni, il movimento Salva il Suolo sostiene la transizione di oltre 220.000 agricoltori verso l’agricoltura arborea e promuove la formazione di oltre 27.000 agricoltori verso pratiche di agricoltura rigenerativa.

Riguardo all’iniziativa internazionale “4 per 1000
Lanciata in occasione della COP 21 dell’UNFCCC nel dicembre 2015, l’iniziativa internazionale “4 per 1000: Soils for Food Security and Climate” mira a dimostrare che l’agricoltura, e in particolare i suoli agricoli attraverso il sequestro naturale del carbonio, possono fornire soluzioni concrete alla sfida del cambiamento climatico e allo stesso tempo rispondere alla sfida della sicurezza alimentare, attuando pratiche agricole adattate alle realtà locali. Sulla base di una solida documentazione scientifica, l’iniziativa internazionale “4 per 1000” incoraggia tutti gli organismi volontari del mondo a impegnarsi per una transizione verso un’agricoltura rigenerativa, produttiva e altamente resiliente, basata su una gestione appropriata della terra e del suolo come l’agroecologia. Per maggiori informazioni sull’iniziativa  4per1000, scrivere a: secretariat@4p1000.org

Mitt. Serena Ligabue

Di Artè