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Lo spettacolo circense della compagnia Circo El Grito apre la stagione di prosa 2024/2025 del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia

Per la prima volta insieme, in uno spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura. Unica data pugliese

RUVO DI PUGLIA – Un supereroe assurdo che combatte l’assurdità̀ della guerra, tra funambolismi del corpo e della lingua, in uno spettacolo che fonde i gesti di un circense con le frasi di un racconto e le note di uno spartito. Tutto questo è l’Uomo Calamita, lo spettacolo ideato da Giacomo Costantini e da Wu Ming 2 che domenica 19 gennaio alle ore 19 darà avvio alla stagione di prosa del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, realizzata in collaborazione e con il sostegno del Comune di Ruvo di Puglia. 

Un esperimento tra circo, letteratura, illusionismo e musica che si presenta come un dialogo tra la costruzione del soggetto narrativo di un romanzo e la stesura drammaturgica di un’opera circense: in scena l’Uomo Calamita, un supereroe con poteri magnetici ed equilibrismi mozzafiato con cui reagisce all’insensatezza della guerra e Cirro, che sulla batteria sfoga la sua rabbia da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello. Tra spericolate acrobazie e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in una vicenda tra storia e fantasia, quella di un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale; uno show in cui la voce narrante si fa essa stessa protagonista, cimentandosi in un esercizio dalla cui riuscita dipende la vita stessa dell’Uomo Calamita che, in uno dei suoi numeri, è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua. 

Sinossi

L’11settembre 1940 con una circolare telegrafica, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena – una bimba di otto anni – si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, useranno i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo. 

Lo spettacolo, a metà strada tra dramma circense romanzo storico, vede rinnovarsi la collaborazione tra Giacomo Costantini e da Wu Ming 2. I due autori si sono confrontati in un fecondo scambio durato due anni: se Costantini ha potuto appoggiarsi sugli approfondimenti storici e narrativi del libro in costruzione, Wu Ming 2 man mano che avanzava con la scrittura ha visto concretizzarsi in gesto circense l’universo che stava scrivendo. Prima che venisse conclusa la scrittura scenica dello spettacolo è stato coinvolto il compositore e batterista Fabrizio Baioni “Cirro”: ne “L’Uomo Calamita” la musica è interamente eseguita dal vivo e, al pari del circo e della letteratura, è stata parte integrante del percorso di creazione dello spettacolo. 

Curiosità

La storia dell’Uomo Calamita è stata ispirata da quei sinti e rom che presero parte ad azioni di diverse brigate partigiane, ne costituirono almeno una e caddero in eccidi e rappresaglie. Nel mantovano si formò il battaglione “I Leoni di Breda Solini” formato unicamente da sinti italiani, fuggiti dal campo di concentramento di Prignano sul Secchia (MO), dove erano stati rinchiusi nel settembre 1940. Di giorno svolgevano spettacoli, la notte compievano azioni di sabotaggio contro i nazifascisti.

Giacomo Costantini ha scoperto i propri poteri magnetici durante un tour in est Europa nel 2003. Lui non interpreta l’uomo calamita, lo è davvero: il metallo si attacca al suo corpo.

Circo El Grito nasce a Bruxelles nel 2007 dall’incontro tra l’acrobata aerea uruguaiana Fabiana Ruiz Diaz e l’artista multidisciplinare italiano Giacomo Costantini. Considerati dalla stampa tra i pionieri del circo contemporaneo in Italia, la compagnia presenta spettacoli che si muovono al confine fra circo, danza, musica, teatro e letteratura. Dalla Biennale Internazionale del Circo di Bruxelles all’Auditorium Parco della Musica di Roma, El Grito ha diffuso i propri spettacoli in tutta Europa declinando il circo contemporaneo nei suoi tre luoghi simbolo: la strada, il teatro, lo chapiteau. 

Giacomo Costantini: insieme a Fabiana Ruiz è considerato dalla stampa uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia. È un circense che sul finire degli anni ’90 inizia una ricerca sulla sintesi tra diversi ambiti artistici che lo porterà a occuparsi di drammaturgia circense contemporanea e quindi a firmare diverse regie di circo e di opera lirica. Filosofo appassionato di fisica teorica, ha studiato e applicato al circo la Teoria dei Sistemi Complessi Articolari Chiusi del Prof. Brunelli. 

Wu Ming 2: Docente di “Teorie pratica della narrazione” presso l’Università di Urbino e l’Università di Bologna, ha scritto insieme al collettivo Wu Ming: Q, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, Proletkult e svariati altri romanzi editi da Einaudi e tradotti in oltre 10 lingue. Collabora con Circo El Grito dal 2015 allo studio del rapporto tra circo e letteratura. 

Cirro: è il progetto musicale solista ideato da Fabrizio Baioni che, per l’occasione, ha riarrangiato i pezzi dell’album Sequoya Teeth”. Baioni è batterista e autore dei Drunken Butterfly, Leda, Bushi, Spirale, Bruxa. Ha suonato per Il Teatro degli Orrori, Marina Rei, Serena Abrami. 

Circo El Grito, L’uomo Calamita. Giacomo Costantini. Teatro Vascello, prove. Roma 2019

UOMO CALAMITA

Scritto e diretto da: Giacomo Costantini 

Con: Uomo Calamita, Wu Ming 2, Cirro 

Testo e libro originale: Wu Ming 2

Musiche: Cirro

Luci: Domenico De Vita

Costumi: Beatrice Giannini

Occhio esterno: Fabiana Ruiz Diaz, Giorgio Rossi, Tonio de Nitto 

Consulenza alla drammaturgia: Luca Pakarov

Ideazione e costruzione macchinari e scene: Simone Alessandrini, ADIF Design 

Produzione: Circo El Grito

Coprodotto da: Sosta Palmizi 

Realizzato grazie al sostegno del Ministero dei Beni Culturali Regione Marche 

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La stagione di prosa del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia

Gli spettacoli di prosa proseguiranno il 23 febbraio con la prima regionale de La Caduta. Cronache della fine del fascismo, una produzione Elastica, di e con Ezio Mauro, giornalista e già direttore dei quotidiani La Stampa e La Repubblica: una conferenza scenica concepita come un movie-podcast live, in virtù della collaborazione in voce degli attori Ivonne Capece e Massimiliano Briarava. A cura di Briarava anche il sound design grazie al quale le parole scritte da Ezio Mauro sono immerse in una nuova e sorprendente modalità di fruizione. Ad accompagnare il racconto anche un ricco repertorio iconografico curato da Carmen Manti. Il 30 marzo sarà la volta dell’attesissimo spettacolo dal titolo Nel tempo che ci resta – Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di Campo Teatrale e Teatro dell’Elfo, testo e regia del drammaturgo argentino César Brieuno dei maggiori esponenti del teatro contemporanei internazionale: la lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso del dovere, l’amore si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che continuerà ad accadere. E ancora, nell’ambito della sezione Teatro di Comunità, il Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia è felice e orgoglioso di ospitare il 22 e 23 marzo Uccelli, produzione di comunità della Bottega degli Apocrifi, frutto di un laboratorio realizzato con 60 studenti a partire da un’idea di Cosimo Severo e Stefania Marrone che trae ispirazione dalla follia di Aristofane: uno spettacolo che vede insieme attori e musicisti professionisti, bambini, ragazzi e cittadini. Nell’ambito della stagione di prosa, poi, una speciale sezione sarà dedicata al teatro del territorio: in questo senso, in occasione della settimana in cui cade la Giornata internazionale dei diritti delle donne, il 9 marzo andrà in scena Werra (Storie di donne e di guerra) di Teatro Manzatì, Il Teatro dell’Ex Fadda, drammaturgia dell’artista ruvese Valeria Simone, di e con Altea Chionna. Un intreccio di storie e di personaggi che hanno l’urgenza di raccontare la propria verità: una premier, madre, che cerca di persuadere chi l’ascolta sulla necessità di partecipare alla guerra; una soldatessa che mostra l’atroce disparità degli attacchi ai civili; una giornalista che persegue la verità a costo della propria vita e infine una donna che sotto le bombe ha perso tutto e che svela l’ipocrisia delle logiche “umanitarie”.

Rassegna cinematografica

Grande novità della stagione 2024/2025 è la rassegna del venerdì dedicata al mondo del cinema, a cura di Paolo Gubello e Salvatore Marci: quattro serate evento con proiezioni, avanspettacoli, dress code tematici e gli immancabili dibattiti post visione. Il 31 gennaio sarà la volta di The Blues Brothers (1980) diretto da John Landis e interpretato da John Belusci, Dan Aykroyd e Cab Calloway. 

Info, biglietti e abbonamenti
Botteghino del Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, dal martedì al giovedì dalle 17 alle 20, o prima di ogni spettacolo. Tel. 080.3603114

Fonte: Ufficio stampa Nuovo Teatro Comunale Ruvo di Puglia

Di Artè